Le Acli di Trieste e del FVG esprimono solidarietà ai 450 lavoratori della Wartsila ed alle loro famiglie. Si tratta dell’ennesima ferita nell’economia triestina che provoca inevitabilmente un impoverimento del sistema industriale cittadino. Chiediamo alle istituzioni nazionali e locali di attivarsi prontamente per evitare alla città questa ulteriore frattura, che non è solo economica, e di adoperarsi per salvaguardare i posti di lavoro fuggendo, in questo modo, i rischi sociali già insiti nei tempi di guerra che stiamo vivendo, amplificati da una ingiustificata e scorretta decisione della dirigenza di Wartsila, che sembra non tener conto del destino dei propri lavoratori.
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