Accoglienza, diritti e integrazione per il popolo ucraino. Le Acli hanno presentato questa mattina alla Camera dei Deputati un documento di proposte per sostenere e aiutare le famiglie ucraine che stanno fuggendo dalla guerra, mettendo a disposizione la loro rete e l’esperienza maturata negli anni a fianco delle persone più bisognose.
n particolare, le Acli chiedono al Governo italiano che venga riconosciuto un permesso temporaneo di soggiorno a tutti coloro che sono usciti dall’Ucraina anche prima del 24 febbraio; che siano favorite le domande di coesione familiare; che siano prorogati i permessi di soggiorno in essere per i residenti in Italia di 1-2 anni e sia sospesa la scadenza a fine emergenza; che sia garantita la pensione da espatriati, cioè la pensione che spetta a chi abbia regolarmente lavorato in Italia e sia poi espatriato in Ucraina; che siano ridotte le attese e i termini in materia di cittadinanza italiana; che sia firmata la convenzione di sicurezza sociale fra Italia e Ucraina per permettere la totalizzazione dei contributi italiani con quelli del Paese di provenienza, evitando così il rientro forzato in patria per godere del trattamento pensionistico. Per quanto riguarda il supporto ai processi di integrazione, le Acli si fanno promotrici della nascita di una piattaforma nazionale unica nella quale registrare le persone provenienti dall’Ucraina.